Manifestazioni e presenze di Sara.
Un giorno ero in ospedale, sempre in quel maledetto ospedale, per mio padre,
comunicavo ad una volontaria, le manifestazioni di Sara, che l'ha conosciuta,
niente è casuale, la porta si stava aprendo, mi ha indicato un gruppo di
Padova! per condividere con altri genitori tale esperienza, il
pianto, la disperazione, ma anche la speranza, la comprensione, ecco la capacità,
di ascoltarci, ed ascoltare
. Sicuramente il tema del dolore è personale, il mio tempo non è il vostro
tempo, mi spiego, io e mia moglie non andiamo da Sara assieme, a me non piace
dire cimitero, anche così in
questo caso il dolore divide, abbiamo dei tempi diversi, oppure voglio essere da solo e non voglio condividere il mio dolore con nessuno, stare
assieme io e lei pregando. lo non posso parlare di Sara perchè
inizialmente mi arrabbiavo, è impossibile staccare questo cordone
ombelicale con nostra figlia, penso
a quelle mamme e papà che hanno
scritto la propria storia spirituale, divulgando
libri e creando associazioni a scopo benefico, aiutando dove c'è la sofferenza,
dove i bambini sono abbandonati, ecco questo
e il bene, e non solo, questo vogliono i nostri figli, ecco
saremo sognati di fare, eppure sentiamo questo bisogno interiore di dare,
donare, di donarci. Se qualche tempo fa, qualcuno mi avesse proposto, che so
Invece quando il cuore e lo spirito si apre, e ti viene incontro, tutto è possibile . Ho adottato a distanza una bambina Indiana , vive nello stato dell’India ed è bellissima, il mio cuore è la, con lei , spero che il Signore, mi dia la forza, e la salute, per portare il mio piccolo contributo dove ci sono queste creature abbandonate, con le mamme del cerchio stiamo pensando di concretizzare un progetto comune, o delle possibili adozioni a distanza, sarebbe bellissimo, tutti assieme .
.
Ecco dove ci portano i nostri figli.
Mio cognato
Anch' io ho dovuto aiutare mia sorella, evidentemente dovevo conoscere
questo bell'ambiente che è il reparto di oncologia, per
conoscere, capire, vedere
la sofferenza, dovevo prepararmi, in questo disegno della vita,
per affrontare questo percorso doloroso di Sara.
lo volavo assieme a lei, anche nella sofferenza, era con me, mi dava una
carica incredibile, ci donavamo amore, Sara era bellissima anche senza capelli,
era bellissima dentro e fuori. Appena iniziato questo percorso non voleva più
studiare, è comprensibile, voleva aiutare chi soffriva come lei, voleva entrare
nel volontariato
.
Ogni tanto mi chiedeva, se i capelli sarebbero cresciuti, si preoccupava
oltre che della sua salute, anche l'aspetto fisico, mi diceva;
sono
un mostro
cosi si sentiva senza capelli, l'abbracciavo, le baciavo la testa, e le
dicevo: sei la donna che ho amato più della mia vita, (inteso come rapporto,
padre e figlia). L'ultimo periodo, della sua vita, e della nostra vita, quanta
disperazione .. ma quanto insegnamento, quanta dignità .
Al 6 piano di
oncologia di Padova
Ma in questo
cammino di esperienza sentivo il desiderio di apprendere di più, non mi
bastava, ero alla ricerca del sempre di più il conoscere per capire.
AI congresso di Cattolica, ho conosciuto le mamme del Cerchio Verde di
Mestre, che ora frequento,
Adriana Scaficchia
è la nostra coordinatrice, assieme alle mamme e papà, in verità noi papà
siamo nettamente in minoranza, siamo un gruppo, dove condividiamo, il
nostro dolore, ma soprattutto approfondiamo il nostro cammino spirituale, di
fede , conoscenza e meditazione.
Il Cerchio Verde ha
scritto più libri, con testimonianze di mamme delle loro esperienze, e vari
notiziari. Ogni martedì' pomeriggio ci
che mi ha, e ci ha insegnato a registrare con la radio, questa realtà si
chiama Metafonia , che in
qualsiasi momento posso dialogare con Sara e i figli di
luce, quando chiudo il contatto Sara mi dice;
a domani.
Come ci differenzia il dolore su chi ha perso un
figlio, che è il
massimo del dolore per noi umani e vorrei fare una riflessione
A volte quando parlo, sembra che Sara è
talmente dentro di me che questa sensazione è così
forte da sembrarmi vera. La cosa non mi disturba, anzi.
Noto intorno a me che più nessuno parla di Sara come non fosse mai
esistita,
nessuno vuole parlare di mia figlia, ho pensato di
fare delle stampe con il viso di Sara su felpe e magliette,
volevo dire a tutti che Sara vive, che LEI esiste.
Mi sono chiesto, se noi genitori rischiamo di mitizzare i nostri figli, è
probabile \ ci mancano, noi siamo materia abbiamo
bisogno di toccarli, di accarezzarli, baciarli.
Il nostro cammino di dolore, è un po' come percorrere le stazioni della via
crucis, ci sono molte cadute, poi ci rialziamo, e portiamo la nostra croce
quotidianamente, il mistero più grande, che nasconde il dolore, è
la sua capacità segreta di sprigionare amore.
Quanti papà, quante mamme, si sentono abbandonati da Dio. Un mio amico ha
perso il figlio quindicenne, attribuendo ad esso la colpa, una conoscente
. Dalle nostre esperienze, molti genitori si sentono
abbandonati dalla chiesa, dal sacerdote della propria comunità. Noi genitori
vorremmo essere accompagnati, seguiti, dalla loro conoscenza spirituale, nulla ,
ma per fortuna qualcosa si muove, ci sono sacerdoti
,
Vorrei testimoniare alcune presenze e manifestazioni di Sara
Una mattina preso dalla disperazione le ho chiesto di aiutarmi,
immediatamente sono stato avvolto da un calore inspiegabile, da
una forza che spingeva il mio corpo verso l'alto.
Una mattina di Gennaio, torno a casa ero appena stato da lei, apro la porta
di casa, immediatamente sono inondato da un profumo mai sentito prima .
.
Tutte queste manifestazioni si sono ripetute, per esempio, lo scricchiolio
dei mobili di casa, lo scricchiolio, della televisione in camera da letto,
ancora adesso quando lavoro al computer si sentono dei strani rumori, è
come se dicesse; sono sempre vicino a te papà
Ma l'evento più significativo è stato un pomeriggio
di Luglio mi ero appena coricato sopra il letto, il mio pensiero era lei come
sempre, ad un certo momento mi sono sentito abbracciare, due forti e immensi
abbracci, come dicesse,
grazie
papà .
La
prima presenza, non è stato un
sogno, Sara si manifesta nel mio
dormiveglia, era seduta alla mia sinistra del letto, sorrideva, come la vedo,
immediatamente le chiedo;" amore la Madonna ti ha guarito," piangevo
dalla gioia. Preso possesso di me è avvenuto
il contrario, piangevo dalla disperazione.
Per
la dipartita di mio padre, Sara si manifesta a casa di mia mamma, ci telefona,
sei, sette volte, sarà un caso?, risponde sempre mia moglie, non sentendo nulla
dall'altra parte mia moglie chiude. Ma Sara voleva comunicare con me, il giorno
dopo, sempre a casa di mia mamma, squilla il telefono, pronto? sento un rumore
da registratore, in quel momento ero scosso per la perdita di mio padre,
confesso ho avuto paura, ho messo giù il telefono.
Nel
silenzio, nella meditazione, chiudo gli occhi, si apre una finestra, come
andassi da un'altra parte, vedo il viso di Sara, e altri volti sconosciuti.
Sara
era in giardino molti coriandoli, dappertutto non si poteva camminare, da quanti
erano, era felice, questo ha voluto dirmi.
Sara
aveva un ragazzo, si chiama Matteo, ed è come fosse mio figlio, ci sentiamo, ci
frequentiamo, ci telefoniamo, le
chiedo ; come va,
le
solite cose che si dicono, ogni tanto gli chiedo, se ha la ragazza, mi risponde
di no, io ci credo, me l'ho direbbe.
Gennaio
2003, Matteo va a sciare con un suo amico tutto bene,
nel
tardo pomeriggio, decidono di tornare a casa, guida l'amico, in una curva, nel
ciglio della strada, c'è la neve, la macchina sbanda, fuoriesce, prende una
stradina tipica di montagna, e precipitano con la macchina per circa 40,
La
macchina si ferma, sopra un grande tronco d'albero,
la
sua corsa finisce la, in quel tronco d'albero, fortuna vuole che dietro a loro,
ci fosse la macchina di un suo amico, a
potuto chiamare i soccorsi, altrimenti sarebbero ancora in quel posto. Vado
trovare Matteo all'ospedale per fortuna niente di grave, anche il suo amico
tutto bene, perché racconto questo? a Matteo chiedo, se nel precipitare, ha
visto nessuno, non capiva, allora gli chiedo se ha visto Sara, dice di si, Sara
l'ha accompagnato in questo tragitto, era quello che volevo sentire da lui, i
nostri figli sono gli angeli sulla terra.