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Lettera al figlio/a .               

 

 

                                                                                                                            21-5-2006

Caro figlio, ti scrivo queste poche parole non per l’occasione della tua comunione ma per desiderio di dirti alcune cose che spero ti possano accompagnare per la vita; so che molti discorsi da parte mia saranno dimenticati, alcuni perché ho perso l’occasione di farlo, un po’ per il mio carattere particolare, un po’ perché pensavo che ci sarebbe stato tempo per farlo.

Ma avrai occasione di poter leggere un giorno quanto ha scritto il tuo babbo e allora comprenderai forse quanto avrei voluto dirti, perché tra le parole troverai quelle adatte a te.

Quello che sento di dirti ora è di seguire quello che senti dentro, non scegliere per scelta di altri ma per te stesso, se di fronte ad una situazione sentirai qualcosa di intimo che cerca di impedirti di farla dovrai evitarla, perché quel qualcosa che cerca di fermarti ti sta indicando la strada, ricordati che ogni cosa si svela a tempo debito, non fermarti mai a guardare dove hai camminato ma continua la tua strada sempre diritto, quando sbaglierai qualcosa ricorda che la comprensione dello sbaglio ti porterà a comprendere altri che faranno il tuo stesso errore ma non dovrai ricadere nella stessa distrazione due volte, ma se per errore tu dovessi errare ancora ricorda che nulla è perduto ma che spesso i rimorsi tardano a fuggire.

 

Sappi che l’uomo è tentato dalle occasioni della vita e molti si perdono nel cercare cose troppo grandi per loro, cerca di apprendere la bontà e il perdono, cerca di comprendere che non siamo tutti uguali, che ognuno ha il suo percorso da fare e che ogni percorso è differente, potrà capitare che il tuo cammino si incroci con altri che vivono il tuo stesso sentire ma questo non è facile e se sarà, sarà buona cosa, ama gli altri come te stesso e non fare mai agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te, abbi cura di te stesso nella mente che ti da comprensione delle cose umane e nel corpo che ti permette di camminare su questa terra, se un giorno sentirai qualcosa dentro che ti fa cercare cose non presenti in terra, o che non vedi nei tuoi simili, sappi che è lo spirito che bussa attraverso la tua anima e ti sta dicendo che non sei solo carne e che dovrai nutrirlo perché esso possa apprendere attraverso le tue azioni.

Quando farai qualsiasi cosa fallo con la comprensione di farla, ovvero sii consapevole di quello che stai facendo, sii la cosa che fai, se odorerai un fiore sii il fiore stesso, se farai una casa sii la casa stessa, quando amerai ama come ti verrà detto dal cuore e non limitare il tuo amore se vorranno limitarlo, ricorda che l’amore è cosa grande, molto grande, ogni amore è diverso, l’amore per i figli, per le donne, per la vita per le persone e per tanto altro, ogni amore è differente, ma quel che conta è che tu avrai tanto amore da dare, segui la sua via e dispensalo senza pretendere nulla in cambio altrimenti da amore diventa interesse, impara a conoscere te stesso, guarda i tuoi punti deboli e riconoscili, studia i peccati capitali che sono l’accidia, la gola, la superbia, l’avarizia, l’invidia, la lussuria, l’ira e i loro successori e fa che non siano in te, sii felice di quello che ti sarà concesso di avere e ricordati che non la materialità è segno di benessere e che la vera ricchezza sta nell’interiore di una persona e nell’avere buona salute, vivi di quello che ti danno le tue mani e i tuoi pensieri e non desiderare il superfluo, non essere il più grande ma il più grande in amore, rispetta e mantieni agli altri e a te stesso, sai che saremo soli in noi stessi ma non siamo soli davanti a Dio, la tua religione sia l’amore.

 

Sii sempre te stesso davanti agli uomini e non chinare il capo a nessuno di loro ma solo al signore Dio tuo.

 

Diego.