Racconti e testi poetici .....
scritti da Giorgio.....
Racconti :
La filippina coraggiosa.
Racconto :
Giugno 2014.
Una signora ancora giovane originaria dalle Filippine , risiede in Italia da qualche anno, assistita dagli uffici istituzionali che riguarda gli emigranti , ha ottenuto la residenza Italiana e per il tempo che è in Italia ha imparato abbastanza bene comprendere e parlare la lingua italiana. Da qualche tempo ha un lavoro con alloggio personale in una casa, presso la famiglia di un ingegnere, che delega la Filippina con il compito preciso, e abbastanza piacevole per lei di accudire espressamente il bambino di tre anni , vispo e birichino, figlio unico della famigliola , poi aiutare la signora nelle faccende domestiche .
Questa famiglia dalle condizioni economiche abbastanza benestanti, comunque non è una famiglia ricca , vivono in una villetta ubicata in un paesino anche se di poche case molto gradevole nei pressi di Padova. Una villetta ridente ben edificata e strutturata , con un ampio giardino di piante e alberelli e nel centro nasce una bella piscina per nuotare, capiente quasi quanto una vasca olimpionica , grosso modo.
Il capo famiglia è un ingegnere, una persona brillante ed esigente , fiero della sua professione, e la di lui moglie, come si dice è casalinga e si interessa amorevolmente di beneficenza per le persone disagiate e bisognose. Il bambino che si chiama Edoardo fa il buono e cattivo tempo in famiglia , capriccioso a non finire e da molto da fare alla signora Filippina , nell’essere viziato e disubbidiente, ma seguito amorevolmente dalla Filippina che cerca in tutti i modi di entrare nella simpatia di Edoardo. L’ingegnere spesso intraprende dei viaggi per lavoro , rimanendo fuori casa qualche giorno e a volte una settimana e quando torna a casa moglie e figlio gli fanno festa , soprattutto Edoardo che sa di ricevere un regalino ogni qualvolta il babbo rientra a casa dai suoi viaggi di lavoro. La volta precedente il babbo gli aveva regalato un tartaruga senza ottenere grande successo da parte di Edoardo, questa volta gli porta in regalo un bel gattino soriano , gradito da Edoardo, si mise a giocare per qualche giorno poi lo ha dimenticato. Pare insoddisfatto , sembra che non abbia più interesse per i regali di papà.
Quasi, quasi Edoardo gradisce di giocare con la Filippina, la custode della sua giornata che con dolcezza psicologicamente ha saputo entrare e far breccia nel cuore del bambino .Un giorno l’ingegnere al ritorno della sua “escursione” lavorativa di un paio di giorni, come sempre porta un regalo al figlio : questa volta si tratta di un bellissimo triciclo dai colori brillanti . Quando Edoardo vide papà con il triciclo tra le mani, spalanca gli occhi e rimane a bocca aperta per lo stupore della piacevole sorpresa, va incontro al babbo e sale subito nel triciclo sicuro come l’avesse sempre avuto e si diede alla corsa pedalando in lungo in largo nel giardino, seguito dallo sguardo del papà,della mamma e della Filippina, quasi commossi per la gioia di Edoardo che non l’avevano mai visto così felice per il regalo ricevuto .
Quindi, Edoardo è felice, ha gradito veramente il regalo del triciclo,in cui ogni giorno gioca, corre pedala e si diverte, sempre seguito con occhi attendi della Filippina che lo accudisce con tanta tenerezza, spesso si preoccupa per il motivo che Edoardo piuttosto disobbediente, si diverte di percorre sul bordo liscio della piscina. La Filippina, ha espresso le sue preoccupazioni ai genitori di Edoardo, anche perché non sapendo nuotare è molto timorosa e sta molto alla larga dal bordo della piscina.
Accolta la legittima preoccupazione della collaboratrice Filippina che guarda , segue e gioca con il bambino , i genitori di Edoardo incaricano il giardiniere che per due volte alla settimana riordina e cura il giardino , di limitare i bordi della piscina con qualche semplice paletto e cordicelle per tutto il percorso della piscina, in cui Edoardo possa stare alla larga della piscina stessa, per evitare così da incorrere in un possibile pericolo in cui non abbia a cadere in piscina e così tranquillizzare dalla preoccupazione la cara Filippina .
L’ingegnere avendo l’ufficio di lavoro in casa, di tanto in tanto è visitato da clienti importanti e anche da amici, e in un giorno di festa si festeggia il compleanno della signora, con i parenti più stretti e amici. Il tono del vociare è molto alto per la festa ma felice che si sentiva anche in giardino dove Edoardo con il suo triciclo giocava seguito sempre dallo sguardo dalla Filippina, facendosi rincorrere dalla stessa Filippina, insomma al culmine della festa tutti ignorano quello che succede in giardino. Potete figurarvi per un bambino vispo e disobbediente come Edoardo , se qualche paletto e qualche filo di corda potesse fermare Edoardo, con la tremenda voglia di percorrere in triciclo attorno i bordi lisci della piscina più idonei per correre.
La Filippina che lo aveva in custodia come sempre, preoccupata lo richiama all’ordine, di obbedire e di allontanarsi dai bordi, come non avesse detto niente, il bambino continua a correre con il triciclo, la Filippina veramente preoccupata, a tal punto chiama l’ingegnere e la signora ma inutilmente, la festa, il vociare è assordante e al brindisi della festeggiata non permette loro di sentire la voce della Filippina. A un certo punto Edoardo con l’incoscienza di bambino, pedala, pedala sempre più forte fino a che perde l’equilibrio e con il triciclo cade nell’acqua della piscina. La disperazione travolge la Filippina che malgrado tutto non si perde d’animo e con tutto il fiato che ha nel petto , più volte con un grido molto forte chiede aiuto e in brevissimo tempo si butta in piscina nel tentativo di salvare Edoardo.
IL grido d’aiuto ha raggiunto i partecipanti della festa e tutti si sono precipitati di corsa in giardino verso la piscina da dove giungeva il grido d’aiuto , dove vedevano la Filippina che raspava nell’acqua per rimanere a galla, continuava a gridare tenendo alta la testa di Edoardo al di fuori dell’acqua , l’ingegnere visto l’angosciante visione si butta in piscina come si trovava e con l’aiuto di qualcuno dei presenti portano in salvo Edoardo e la Filippina recuperando pure il triciclo. Commossi i genitori di Edoardo per l’altruistica generosità della Filippina, conoscendo pure che teneva timore e paura per la piscina, la manifestazione di gratitudine è stato molto forte, e per la sua collaborazione mai rinuncerebbero a questa bella persona che ha messo a repentaglio la propria vita nell’offrirsi in un caso estremo, che con il suo rapido intervento ha salvare la vita di Edoardo .
Tutti gli amici e parenti presenti grati per il gesto altruistico della Filippina si complimentavano sinceramente e l’ingegnere ha capito che il figlio da quando a cominciato a camminare gli piace correre, e per debellare il pericolo costante della piscina, si impone in breve tempo di insegnare a nuotare al figlio Edoardo e far si che la Filippina prenda più confidenza con l’acqua della piscina.
Giorgio Penzo
Quando il “Sole” ci parla …
Quando alzi gli occhi al cielo e tenti di guardarmi , lo so, non riesci vedermi tanto meno di notte . La tua vita gode della giovialità del Sole caro signore,devi comprendere che con la mia luce irradiante al levar del mattino io, ti porto lo spirito Divino, serenità, conforto e compagnia e tanti interrogativi per ascoltar la coscienza sempre in sintonia con le scelte desideri e azioni.
E quando i cantori cantano impropriamente o “Sole mio “, è sbagliato perché non è veritiero , io, non sono di nessuno perché sono di tutti, sono amato , venerato e ammirato per la mia luce splendente e folgorante, e io sono la stella più importante perché ci sono sempre , e guardo giù per riflettermi sul mare..In vece per l’uomo, è l’amore e la serenità che esalta la vita e tenta di proteggersi dai coinvolgenti contrasti della quotidianità . E’ pure semplice per l’uomo anche quando i sogni si disperdono, scivolano via non si realizzano , ma otterrà sempre altri sogni altri progetti da rivedere e realizzare per non sentirsi angustiato, invece io, non posso andarmene via, io rimango perennemente qui!
Io sono il Sole che offre con tanto amore la mia luce e il mio calor che riscalda ogni cuore e risana la pelle, riscaldo la terra e faccio germogliar frutti, fiori e filari di viti e le primole di primavera, stai pure tranquillo signore, tutto è chiaro come il sole e se mi accogli con simpatia la vita ti porta gioia e allegria . Qualcuno ha detto di me che sono la stella più splendente che silenziosamente senza rumore illumino i Pianeti, è vero, corrisponde al vero e devi crederci anche tu, in quanto io sono sempre presente che nemmeno il vento e la bufera più violenta riesce spazzarmi via. La mia luce è amata da tutti e da molti esageratamente amata, e quando d’estate sono forte e cocente , faccio da leone e qualcuno indifferente prende l’insolazione .
La verità di ogni uomo stà nel suo cuore e nel calendario che scandisce il tempo, perché l’uomo teme l’autunno della vita , in vece io non ho nessun timore la mia vita è eterna e fra il tramonto e l’alba del giorno la mia luce si rivela indifferentemente il trascorrere del tempo , faccio rivivere la primavera e con i miei raggi di luce splendente cerco di raccontare la mia storia inutilmente. Comunque sono contento perché ogni uomo mi contempla nella sua vita con grande goduria, per il calore che il mio cuore diffonde .. Io, Sole, compiaciuto stò a guardar, ormai è da millenni che stò a contemplar, e ascolto il mio cuore a palpitar , anche se spesso nubi minacciose mi coprono, io da sempre riesco a spuntar con i miei raggi scintillanti, elargendo luce e calor a tutti i continenti , alle città e a tutta l’umanità in egual misura .
Giorgio Penzo
Poesie.
… S o l o .. Poesia.
Non essere come la furia
del vento, che spazza via le cose brulle
e le cose belle, ma quando sento
le tue parole mi confortano la mente e
mi fanno aprire il cuore anche quando sono
solo in mezzo alla gente .
Ah .. la solitudine, quando tramonta la luna
e la luce si fa giorno mi coinvolge
nel mio profondo, neanche una bacio né una
carezza mi direbbe più niente , ma
quando penso a te, è il levar del sole che
mi abbraccia e mi stringe a sé, e ogni alito di vento,
in ogni istante di vita mi fa rivivere
quel momento .
Ed è con la brezza leggera del vento che ritorna
il sereno, e colui che le parole ascolta, comprende che con le
braccia aperte al vento che spira, respira l’aria salubre che
risana le pieghe del cuore che sospira, per un soffio
di pace da ritrovar, dopo il tramontar della luna .
Giorgio Penzo .
L a L i b e r t à .
E’ risaputo che la libertà è un diritto
di ogni uomo che ancora cerca in ogni luogo
e in ogni continente . Si deve comprendere il valore
della libertà perché non possa mai essere fraintesa .
Per esempio : in uno stadio di calcio dove si concentra
uomini e tifosi , la libertà saltella come il pallone
e quando tocca il suolo o entra nella porta , la gente grida e urla di gioia ,
ma gli uomini parcheggiati senza etica morale calciano .
Calciano tutti contro tutti e distruggono ogni cosa , nel nome delle
tifoserie , dimenticando gli obblighi morali .
Urla e grida si eleva dallo stadio ignorando la semplicità
dell’amore agonistico sportivo .
Sentimento il quale si ferma in gola , si blocca nel petto ,
spezzato da una natura violenta , che delusione che amarezza
la libertà violata , ma la coscienza si ribella ,non accetterà mai , ma
quando tutto è trascorso e si dimentica , rimane la paura di azioni violenti .
La libertà è la facoltà legittima anche nel divertimento ,
diritto acquisito del cittadino di agire secondo volontà
fino a che non leda la libertà degli altri .
Libertà è prosperità e la vita ci sorride
in serenità nel sentirsi liberi .
La libertà è come un volano che amplifica
la ricerca del benessere , senza per
questo violarla ancora , con brogli e compromessi
da sembrare un teatro di guerriglia .
Giorgio Penzo /12.