Mi presento sono il Dott. Nicolò Schepis, Svolgo l’attività di pedagogista da moltissimi anni nel servizio pubblico, e regolarmente iscritto all'albo degli Psicologi. Dal 1986 svolgo l'attività di pedagogista. Ho seguito molti Stage e corsi formativi dalla psicoanalisi, alla terapia familiare, allo psicodramma, alla musico terapia ed alla danza - movimento - terapia. Per alcuni anni ho lavorato, anche, in un centro di riabilitazione per soggetti portatori di handicap fisici e psichici. In seguito mi sono occupato sia di pedagogia preventiva, sia d'interventi pedagogici, attuando progetti educativi su minori ed adulti, constatando, l'importanza della pedagogia curativa con gli adulti. MI sono occupato di musica e, soprattutto, del rapporto tra le strutture armonico - timbriche e le forme emozionali in esse imbrigliate con un percorso iniziato dall'analisi delle scene invisibili nell'armonia cromatica del Tristano e del Parsifal di R. Wagner.

M’interesso della dimensione poetica, musicale e scenografica della pedagogia, utilizzando, una metodologia di tipo filmica su diversi piani tridimensionali e di colore come parafrasi di metafore espressive. Ho ritrovato nelle tinte accese e digradate delle sfumature una pedagogia del colore, delle dissolvenze, degli spazi, delle tonalità chiaroscurali dell'emozioni. Mi occupo di sceneggiatura emozionale orientando la mia esperienza verso una pedagogia cromatica delle dissolvenze..

Scrivo da diverso tempo  in alcuni siti su internet, trattando in forma talvolta romanzata le tematiche sopra indicate.  Mi ripresento in questo sito in una forma diversa, poiché amo sperimentare e capire, distinguere l’illusione dalla verità, combattere lo scetticismo ostinato e la credulità ingenua.  Ho svolto alcuni sperimentazioni riguardo la metafonia, utilizzando il computer ed una radio sintonizzata sulle onde corte. Non mi sono accontentato delle risposte poco chiare quelle interpretabili in modi diversi, ma  ho preferito frasi minime, che rispondessero in maniera inequivocabile e pertinente alle domande poste, piuttosto che frasi più articolate ma facilmente contestabili per la scarsa chiarezza e udibilità. Ho chiesto alle voci di presentarsi con il proprio nome come se fossero delle individualità coscienti .Il  nome è stato enunciato in ogni domanda espressa prima di registrare al computer con un adeguato programma professionale di acquisizione, diverse domande  sono state  palesate solo mentalmente evitando l’uso del microfono. Inoltre, non mi sono accontentato della sola risposta ricevuta che è stata, tra l’altro, sempre concernente alla domanda, ho chiesto alle voci in giorni e mesi diversi di ripresentarsi con lo stesso nome, in maniera di avere una certa ripetibilità.

Le voci si sono ripresentate secondo le modalità prestabilite dalla mia sperimentazione, ripetendo il proprio nome e chiamandomi per nome, superando le mie aspettative. In questa maniera l’eventualità statistica della casualità  o cosiddetta coincidenza è stata superata da un costante ripresentarsi del nome richiesto. 

In questo sito realizzato dalla Signora Adriana che stimo profondamente per la sua brillante intelligenza, umanità, ed amorevole compassione, ho inserito solo  quattro  delle voci ricevute.

C’è una bellezza che sconvolge l’universo: è il suo mistero.

 

La prima voce si riferisce a mio figlio che si chiama Antonio. Il nome Antonio è ritornato almeno 30 volte in due mesi, con frasi minime chiare, le frasi non sono state inserite, poiché il contenuto è personale. La voce si è presentata con il nome e cognome di mio padre, talvolta parlando anche in siciliano, Inoltre, c’è da dire che se questo file viene ascoltato all’inverso si trasforma in Nicola: il mio nome.

La seconda voce si presenta come Fortunata zia. Risponde ad una domanda mentale: “Zia Fortunata puoi dire il tuo nome”? La zia Fortunata si è ripresentata tante volte, rispondendo alle tante richieste del suo nome.

La terza  voce proferisce: “Nicola sono Gaetano”. Risponde alla domanda Nonno Gaetano puoi presentarti?

L’ultima voce dove io chiedo : " Il nome  Concettina l’ho gia sentito ,  ma se sei tu mia zia , presentati meglio… Risponde ; " Io sono zia Concettina !   

Viene così a cadere l’ipotesi allucinatoria di Morocutti, che si riferisce ad un falso percettivo, dovuto in buona parte ad una proiezione pisco - affettiva in chi vuol sentire ciò che gli manca, come  un lutto non elaborato. Inoltre, decade l’ipotesi statistica, poiché i nomi enunciati dalle voci ritornano su richiesta dello sperimentatore, il che rafforza l’ipotesi di un’anomalia fisica, di una periodicità straordinaria che inibisce l’ipotesi statistica,   Cosa c’è da dire? C’è solo qualcosa che sfugge alla conoscenza umana, ma che, alle volte, la presunzione sofistica  acceca, confonde e inganna chi crede di comprendere tutto dell'universo .

                                         

Contatto N 1

"Antonio"

La prima voce si riferisce a mio figlio che si chiama Antonio.

Contatto 2

" Fortunata zia"

 

  La seconda voce chiedo " Zia Fortunata puoi dire il tuo nome? "

Contatto N 3

"Nicola sono Gaetano"

 

  Domanda ; " nonno Gaetano puoi presentarti ? "

      

Contatto N 4

" Io , sono  Concettina"

 

L'ultima voce dove io chiedo ; "Il nome Concettina l'ho gia sentito , ma se sei mia zia , presentati  meglio  " .